sabato 12 dicembre 2009

“MI AUGURO CHE FAVILLA E MARCHETTI FACCIANO MARCIA INDIETRO. PREOCCUPANTI LE CONSEGUENZE SULL’EDUCAZIONE DEI GIOVANI”

“La scelta dei sindaci di Lucca e Altopascio di appoggiare la presentazione di un libro scritto dal capo dei Bulldog è un’offesa alla storia e alla cultura italiana. Capannori vuole diffondere nell’intero comprensorio una cultura di pace e di solidarietà sociale – due elementi alla base della Costituzione. Mi auguro che Favilla e Marchetti tornino indietro su questa decisione che potrebbe portare con sé delle preoccupanti conseguenze sull’educazione dei giovani”.

Con queste parole Leana Quilici, assessora alla cultura del Comune di Capannori, prende le distanze dai due amministratori che hanno deciso di ospitare all’interno delle istituzioni un’occasione che mette sotto i riflettori un esponente dell’estrema destra lucchese e auspica che i sindaci in questione, analizzate tutte le possibili ricadute a livello di politiche giovanili, correggano il tiro.

“Ritengo che l’appoggio delle istituzioni alla presentazione del libro scritto dal capo dei Bulldog condannato per il pestaggio di Edoardo Seghi e sotto processo per altre violenze – dice Quilici – sia un fatto grave. Il sostegno e la partecipazione di Marchetti all’evento lo rende fautore di una cultura che esalta la forza, in un periodo in cui c’è bisogno del contrario. Mesi fa, ad esempio, il sindaco di Altopascio sollevò polemiche sulla presentazione del libro di Sepùlveda a Capannori. Ospitare Sepùlveda significa dare voce a quei popoli e a quelle minoranze sociali spesso condannati al silenzio. In altre parole, vuol dire credere e diffondere le buone pratiche, la legalità, il senso di appartenenza comune che lega tutte le donne e tutti gli uomini. La giunta Del Ghingaro – già dal primo mandato con le attività dell’Osservatorio per la Pace – ha voluto e vuole promuovere messaggi di uguaglianza, pace, solidarietà e giustizia. Reputa, pertanto, che la cultura non sia un settore secondario, bensì un ambito da coltivare e migliorare costantemente perché gli episodi di violenza razzista, sessista, di genere e omofoba che purtroppo si sono verificati nella nostra provincia anche in tempi recenti non si ripetano”.

Che il Comune di Capannori mira a realizzare politiche differenti dalla giunta lucchese e altopascese è confermato anche dalle iniziative in programma per la giornata della Memoria del 2010.

“Per celebrare il 27 gennaio prossimo – aggiunge Lara Pizza, assessore alle politiche giovanili – a Capannori organizzeremo più momenti di riflessione, come abbiamo sempre fatto nei cinque anni precedenti. Anzitutto, dedicheremo al tema un consiglio comunale aperto a cui parteciperà Nara Marchetti, presidente dell’Anpi Lucca e partigiana. La Resistenza, infatti, è la madre della Costituzione. L’obiettivo è di aprire un confronto sul ruolo delle donne nella Resistenza, sia come attiviste che come portatrici di un dolore assordante. Inoltre, rifletteremo sulle donne che tutt’oggi vivono in condizione di marginalità sociale, avviando percorsi concreti in senso opposto. I giovani non devono dimenticare. Dare voce alle testimonianze è indispensabile per promuovere la pace e contrastare la violenza sociale”.

Capannori, 12 dicembre 2009