Che il Comune di Lucca non si frapponga fra Capannori e le risorse economiche necessarie per continuare a risolvere i problemi di subsidenza che interessano il territorio. La giunta Del Ghingaro, infatti, non resterà a guardare senza battere ciglio. Se l’amministrazione lucchese non scioglierà l’impasse entro un mese – il periodo messo a disposizione dal Ministero prima della revoca dei finanziamenti – Capannori chiederà alla Provincia di intervenire con un tavolo intercomunale sulla questione.
Da tempo, il Comune sta portando avanti una lotta contro la subsidenza. Da un lato, sta cercando di intervenire sul territorio perché il fenomeno non si ripeta. Dall’altro, ha costituito un’apposita commissione per aiutare le famiglie che già hanno affrontato le problematiche legate alla subsidenza.
L’amministrazione di Capannori, quindi, non è disposta a fermare il suo percorso di riassetto del territorio per la presa di posizione di Lucca, che sembra non volere che sia prelevata acqua dal Serchio per aiutare i territori della Piana a fronteggiare il rischio subsidenza.
Il Comune di Capannori, infatti, sarebbe uno dei beneficiari del cospicuo finanziamento di 66,6 milioni di euro di cui 24 messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente per risolvere il problema dell’emungimento nella Piana, del completamento della rete fognaria e dell’impianto di depurazione di Lucca.
“Nella lettera pervenuta dal Ministero il rischio che stiamo correndo è scritto a chiare lettere – dice l’amministrazione comunale –. Se entro il 4 aprile dovesse permanere l’attuale situazione di stallo verranno attivate le procedure di revoca dei finanziamenti già accordati dallo Stato. Se ciò dovesse accadere, l’intera provincia ne sarebbe enormemente penalizzata. Per quanto ci riguarda, verrebbero meno risorse e progetti di miglioramento del territorio che sono prioritari per i cittadini. Abbiamo già erogato contributi alle famiglie che hanno vissuto problematiche per la subsidenza per un importo di 100.000 euro. Vogliamo continuare a cercare risorse per sostenere i cittadini, ma riteniamo indispensabile realizzare sia interventi di messa in sicurezza del territorio, sia nuovi percorsi da cui attingere acqua per il comparto produttivo locale. In questi anni abbiamo sempre compiuto scelte nell’interesse dei cittadini. Il sindaco Del Ghingaro ha anche firmato un’ordinanza che regolava l’emungimento di acqua dalle falde, proprio per tutelare la collettività. Adesso, però, è necessario compiere dei passi in avanti. Vale a dire, creare un circuito infrastrutturale che possa sventare il pericolo subsidenza senza frenare lo sviluppo sostenibile del territorio. Per realizzarlo abbiamo bisogno che gli accordi siano rispettati. Il Comune di Lucca, però, ha paralizzato la situazione, senza curarsi del fatto che la sua posizione rischia di far restare senza finanziamenti l’intera provincia. Non lo riteniamo accettabile. Chiediamo al Comune di Lucca di dare un segnale nella direzione opposta entro i termini stabiliti, altrimenti penalizzerà anche territori che fuoriescono dalla sua azione amministrativa. Capannori non starà a guardare. Vogliamo continuare a fare politiche per migliorare la qualità della vita dei cittadini e non permetteremo a Lucca di danneggiare il nostro territorio”.
Capannori, 10 marzo 2010