Capannori non abbandonerà al proprio destino i cani bisognosi ma sulla questione del canile di Pontetteto è necessaria una maggiore trasparenza sui costi che in pochi anni sono quintuplicati. Proprio per questo motivo l’amministrazione comunale ha avanzato l’ipotesi di individuare una soluzione alternativa. E’ questa, in sintesi, la replica dell’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, ai volontari Enpa, che nei giorni scorsi hanno paventato l’uscita del Comune della Piana dalla convenzione per il canile sanitario lucchese.
“Ci spiace apprendere che qualcuno ci abbia attribuito decisioni che non abbiamo preso – afferma l’assessore Ciacci -. Nel corso dell’ultimo incontro sul canile, difronte all’ennesimo tentennamento davanti alla richiesta di ulteriori spiegazioni, ho solo fatto presente che potremmo ospitare i cani che ci competono in strutture meno dispendiose per l’erario pubblico. Questo, ovviamente, senza intaccare le condizioni di vita degli ospiti”.
L’assessore all’ambiente punta il dito contro i costi, che sono lievitati senza motivazioni. “In pochi anni – prosegue l’assessore capannorese – Capannori si è visto aumentare il contributo a proprio carico da 18 mila a 100 mila euro. Il Comune di Lucca non ci ha mai fornito nessuna giustificazione, nonostante più volte l’avessimo chiesta. Non è un atteggiamento che condividiamo. Il nostro modo di amministrare la cosa pubblica è trasparente e altrettanta trasparenza la chiediamo a coloro che collaborano con noi, perché i cittadini devono sapere in quale modo vengono spesi i loro soldi”.
Ciacci ribadisce, poi, il proprio sostegno a favore degli “amici a quattro zampe”: “Capannori vuole continuare a investire sulle tutela degli animali e sulla difesa dei loro diritti ma, se non sarà fatta l’indispensabile chiarezza, saremo costretti a valutare altre soluzioni – conclude -. Già da ora vi invito a porre alla mia attenzione dei suggerimenti per proseguire la proficua collaborazione che il nostro Comune ha da tempo con voi”.
Capannori, 25 marzo 2010