Una struttura polivalente, partecipata nella progettazione e nella futura gestione che simboleggi la cultura del territorio capannorese: questa la proposta di teatro-sala congressi che il sindaco Giorgio Del Ghingaro rivolge ai cittadini, alle associazioni e ai partiti per dotare Capannori di un’importante opera entro il secondo mandato.
L’amministrazione comunale, infatti, si è limitata a scegliere il luogo dove far nascere il teatro (l’area dietro il Consorzio di bonifica del Bientina a Santa Margherita) e a far eseguire alcuni disegni progettuali da discutere con la cittadinanza prima di approdare a una progettazione definitiva.
Per Del Ghingaro si tratta dell’opera più significativa che il territorio ospiterà – basti pensare che i costi possono variare da un minimo di un milione a un massimo di due milioni e mezzo di euro – e sarà l’emblema della cultura capannorese.
“A questo proposito – dice il sindaco – riteniamo che la struttura potrebbe avere una pianta a forma di nave. Sarà, infatti, il posto in cui le molteplici espressioni della cultura del territorio troveranno gli strumenti e gli spazi adeguati per le loro attività. Le associazioni potranno usufruire a pieno di quest’opera, addirittura rendendola la loro sede. Anche dal punto di vista della gestione, apriremo un percorso partecipato. Vogliamo che il teatro di Capannori sia diverso dai classici teatri. Dovrà essere una struttura aperta, partecipata, che possa attingere dal territorio per quanto riguarda le risorse di gestione. Vogliamo che diventi uno dei luoghi più vissuti e quindi più vivi del territorio”.
Anche la scelta di costruirlo nella frazione di Santa Margherita risponde alla logica della giunta Del Ghingaro di valorizzare Capannori in quanto città diffusa.
“Il nostro territorio è grande – continua il sindaco –. Ogni paese sarà coinvolto nel processo di modernizzazione che stiamo portando avanti, rispettandone e promuovendone le particolarità. Nel capoluogo sorgerà la ludoteca, a Tassignano la biblioteca comunale e a Santa Margherita il teatro. Capannori è una rete territoriale che si snoda in molti centri, tutti meritevoli di essere conosciuti e apprezzati. Da sottolineare, inoltre, che non costruiremo ex novo ma utilizzeremo dei capannoni che sorgono dietro il Consorzio di bonifica del Bientina e che attualmente sono utilizzati come magazzini dagli operai comunali. Ogni scelta amministrativa rispecchia una scelta politica di tutela del territorio riqualificando l’esistente”.
Nei prossimi mesi, quindi, Del Ghingaro convocherà una riunione con i cittadini e le associazioni per presentare loro delle ipotesi progettuali di teatro, da discutere assieme per apportare le modifiche e definire le linee del progetto definitivo. L’obiettivo – secondo il sindaco – è di partire con i lavori nel 2011.
Al momento, le bozze sul tavolo dell’amministrazione sono due: una struttura di circa mille metri quadrati di superficie con 800 posti a sedere, o una struttura di circa 600 metri quadati con 500 posti a sedere.
“Valuteremo assieme alle associazioni, ai cittadini e ai partiti quale soluzione realizzare – conclude Del Ghingaro –. Nel primo caso, avremo un teatro più grande ma con meno spazio per le associazioni. Nel secondo, il teatro avrà meno poltroncine ma le associazioni avranno più spazi a disposizione. Da oggi si apre un percorso partecipato. Prima della fine del mandato, il comune avrà un teatro-sala congressi capace di dare visibilità alla nostra cultura e al nostro territorio”.
Capannori, 11 giugno 2010