lunedì 26 luglio 2010

COME EVITARE LA PROLIFERAZIONE DELLA ZANZARA TIGRE

Una serie di buoni comportamenti da seguire per prevenire la proliferazione della zanzara tigre, insetto che vive e si riproduce in ambiente umido e che si dimostra particolarmente aggressivo verso l’uomo. Li indica l’amministrazione comunale con un’ordinanza rivolta a tutta la popolazione.

Fino al prossimo 30 settembre si dovrà evitare l’accumulo di acqua in contenitori e oggetti di qualsiasi natura e dimensione (ad esempio barattoli, bidoni e teli di plastica) nonché in depressioni del terreno e scavi nei quali potrebbero svilupparsi larve di zanzara. Inoltre bisognerà eliminare gli accumuli di acqua nel terreno e non nei tombini con periodicità superiore a 7 giorni, mantenendo i contenitori al riparo dalle piogge. Il provvedimento dispone, inoltre, di introdurre nelle fontane e nei laghetti ornamentali piccoli pesci che si nutrono delle larve di zanzara, quali pesci rossi o gambusie. I contenitori d’acqua e le depressioni del terremo e gli scavi nei quali debba necessariamente permanere l’acqua andranno coperti con coperchi a tenuta ermetica e con zanzariere con maglie molto fini ben fissate. All’esterno, poi, presso attività industriali, artigianali, commerciali e agricole, non si dovranno accatastare materiali o merci che possano accumulare l’acqua; questi andranno protetti in modo da impedirne la raccolta al loro interno, ad esempio mediante l’impiego di tettoie stabili o con teloni impermeabili. Infine bisogne controllare e pulire periodicamente le grondaie e le conduttore idriche di smaltimento delle acque piovane al fine di evitare il ristagno al loro interno.

Importata dall’Asia, la zanzara tigre (Aedes albopictus) si è diffusa rapidamente in Italia. L’aspetto caratteristico la rende ben riconoscibile grazie al corpo nero a bande trasversali bianche sulle zampe e sull’addome e con una striscia bianca che le solca il dorso e il capo.

Le uova della zanzara tigre sono in grado di superare inverni anche rigidi e si schiudono quando si allungano le ore di luce e gli ambienti di deposizione si riempiono di acqua, spesso anche semplicemente grazie a fenomeni di condensa. In Italia è presente come insetto adulto da marzo a novembre-dicembre, ma la deposizione della uova invernali, quelle destinate a svernare, si conclude entro la fine di ottobre e metà novembre.

Nei mesi più caldi, quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni, con un picco di massima densità al culmine dell’estate, tra agosto e settembre. L’azione tesa a contrastarla è di natura essenzialmente preventiva e deve puntare a limitare tutte le situazioni e i comportamenti che ne facilitano la riproduzione e la diffusione.

Copia dell’ordinanza è consultabile nella sezione “Informambiente – ufficio ecologia” del sito www.comune.capannori.lut oppure può essere richiesta all’Ufficio Relazione col Pubblico.

Capannori, 26 luglio 2010