lunedì 3 gennaio 2011

RIPROGETTARE LE CAPSULE DA CAFFE' 'USA E GETTA': IL 'CENTRO RICERCA RIFIUTI ZERO' DEL COMUNE DI CAPANNORI SCRIVE ALLA LAVAZZA

Secondo il 'caso studio' condotto da Luca Roggi e Marina Vidakovic del team operativo del Progetto 'Passi concreti verso Rifiuti Zero' coordinato da Rossano Ercolini, emerge che ogni anno in Italia si consuma 1 miliardo di capsule da caffè 'usa e getta' (il 10 % di quante ne vengono consumate nel mondo) e che a Capannori, ipotizzando che rientri nella media nazionale, ogni anno se ne consumano 750 mila, corrispondenti a 9 tonnellate di rifiuto indifferenziato.

Alla luce di questi dati il Centro di Ricerca Rifiuti Zero nella lettera aperta chiede quindi alla Lavazza "di aprire un percorso condiviso per un suo 'ripensamento' in grado di superare le criticità attualmente evidenziate dai sopralluoghi. Già nel corso di un seminario nazionale svoltosi a Capannori il 21 e 21 novembre è stato avanzato un ventaglio di alternative a cui cortesemente vorremmo coinvolgervi - prosegue il documento - considerando anche la necessità da parte dei produttori di avviarsi sempre più nella direzione di farsi carico dei propri prodotti dalla 'culla alla tomba'. Una disponibilità vostra ad aprire un confronto costruttivo sarebbe di grande rilevanza, non solo per contribuire a risolvere una 'criticità' relativa ad una corretta gestione dei materiali di scarto, ma anche per avviare un processo positivo nella applicazione di una responsabilità estesa alle imprese legata a criteri di sostenibilità ambientale e di eticità".

Tra le alternative all'attuale capsula da caffè usa e getta indicate nello studio del Centro Ricerca Rifiuti zero di Capannori ci sono le cialde biodegradabili (ci mettono 3-4 anni a degradarsi), oppure, le capsule ricaricaricabili o le cialde in carta che possono essere compostate.

Questo sarebbe un risparmio importante per l'ambiente, considerando che per realizzare un chilogrammo di capsule di caffè usa e getta occorrono 4 kg di acqua, 2 kg di petrolio e 22 Kw di energia elettrica.

Capannori, 3 gennaio 2011