mercoledì 2 marzo 2011

IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL NUOVO REGOLAMENTO PER L'AUTORIZZAZIONE E L'ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA

Approvato all'unanimità dal consiglio comunale il nuovo regolamento per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi educativi privati per la prima infanzia illustrato dall'assessore alle attività produttive Maurizio Vellutini.

Rispetto degli standard di sicurezza e di abitabilità degli interni, conformità agli obiettivi educativi dell’amministrazione comunale, applicazione del contratto collettivo nazionale per i lavoratori e maggiori controlli. Sono le caratteristiche più rilevanti del nuovo regolamento che, recependo le linee guida regionali, vuole garantire elevati livelli di qualità ed efficienza. I privati che vorranno aprire una nuova struttura, ad esempio un nido d’infanzia, domiciliare o aziendale, dovranno presentare una richiesta scritta al Suap del Comune. Gli uffici comunali, sentito anche il parere dell’Azienda Usl e valutata la documentazione allegata, avranno 60 giorni di tempo per dare una risposta.

“Con questo documento vogliamo meglio regolare le attività dedicate alla prima infanzia - ha detto l’assessore alle attività produttive, Maurizio Vellutini -. Crediamo necessario che sia garantito il rispetto dei parametri di sicurezza sui quali vigileremo costantemente grazie a controlli mirati. Il nuovo regolamento presta particolare attenzione anche all'aspetto educativo di ogni nido in modo che sia conforme agli standard previsti dal Comune. Tutti devono avere l’opportunità di aprire un nuovo nido, a patto di rispettare alcuni precisi requisiti".

Per quanto riguarda i criteri di abitabilità e di sicurezza, dovranno essere rispettate le disposizioni contenute nella normativa regionale in maniera di educazione. I nidi d’infanzia potranno accogliere da 6 a 18 bambini. Il progetto educativo allegato alla richiesta di autorizzazione dovrà dettagliare il servizio offerto alle famiglie. Al suo interno dovranno essere fornite informazioni sulla ricettività nel nido, l’organizzazione e gli obiettivi prefissati, i metodi educativi adottati, le modalità di accoglienza, le attività e i laboratori proposti, l’articolazione di una giornata tipo, le formazione degli operatori e come sono previste l’integrazione e il coordinamento con gli altri progetti presenti all’interno del territorio comunale. Prima dell’avvio dell’attività, ai dipendenti dovranno essere stipulati contratti di lavoro in applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore vigenti. Tutti gli operatori, inoltre, dovranno essere professionalmente qualificati. Il regolamento stabilisce anche forme più efficienti di controllo. La polizia municipale e gli uffici effettueranno verifiche periodiche nelle strutture autorizzate. Inoltre potrà essere richiesto il supporto dell’Azienda Usl. In caso del non rispetto dei requisiti potranno essere presi provvedimenti che arrivano fino alla chiusura dell’attività. Le strutture private che intendessero accedere ai finanziamenti pubblici e al convenzionamento con il Comune, dovranno rispettare ulteriori requisiti volti al rilascio dell’accreditamento. Ad esempio gli educatori dei nidi dovranno partecipare periodicamente ai progetti di aggiornamento tecnico pedagogico, collaborare con gli uffici comunali per la gestione organizzativa ed educativa ed elaborare criteri per l’accesso ai servizi.

Capannori, 2 marzo 2011