venerdì 29 luglio 2011

SI AMPLIA IL CAMELLIETUM COMPITESE: 500 NUOVE CULTIVAR E ALTRI 3.800 METRI QUADRATI DI TERRENO

Cresce il “Camellietum Compitese”. L’area di S. Andrea di Compito dove ora si trovano 600 varietà di camelie ottocentesche si arricchirà presto di oltre 500 nuove cultivar che i volontari del Centro Culturale del Compitese, grazie alla collaborazione della Società Italiana della Camelia e al supporto degli esperti Guido Cattolica e Angelo Lippi, hanno acquistato da un collezionista di Carrara. Le nuove varietà saranno messe a dimora all’interno di terreni, della superficie complessiva di 3.800 metri quadrati, che un privato concederà al Comune in comodato d’uso gratuito. La stipula di questo contratto è stata avallata all’unanimità dal consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta.

L’ampliamento del camelieto rappresenta un’ulteriore tappa verso l’attribuzione del marchio di qualità “Giardini di eccellenza” che la Società Internazionale della Camelia ha finora concesso solo a 17 giardini nel mondo, di cui uno in Italia sul Lago Maggiore e 5 nel resto d’Europa: Regno Unito, Germania e Svizzera. Prossime tappe verso questo riconoscimento saranno la realizzazione dei cartellini descrittivi tutte le cultivar presenti, di un’apposita sentieristica all’interno dell’area e la stampa di alcune pubblicazioni. All’inizio del nuovo anno, nel frattempo, due delegazioni dei massimi esponenti del mondo delle camelie faranno visita al giardino per osservare da vicino i risultati ottenuti. Successivamente potrà essere formalizzato il marchio di qualità.

“Il camelieto racchiude un grande valore turistico e scientifico – afferma l’assessore al patrimonio, Lara Pizza -. La bellezza e la rarità delle cultivar rappresentano forti elementi di richiamo per i visitatori ed esperti provenienti da tutto il mondo, non solo in occasione della mostra ‘Antiche camelie della lucchesia’, ma anche durante tutto l’anno. L’amministrazione comunale intende valorizzare il camelieto, il cui accrescimento avrà un ritorno positivo per tutto il territorio. E’ per questo che diamo il massimo supporto alle iniziative portate avanti dagli appassionati e dai volontari che da anni curano quest’area, come dimostra il mettere a disposizione nuovi terreni grazie a un accordo con un cittadino che ha dimostrato molta sensibilità verso il progetto”.

Oggi il camellietum sorge in un’area di circa mille metri quadrati ed ospita tutte le varietà di cultivar presenti nell’Ottocento in Toscana. Le camelie sono esposte nei terrazzamenti secondo un criterio scientifico, in modo che il luogo abbia anche una valenza didattica: si parte dalla prima camelia arrivata in Italia, la “Camelia japonica L.”, per proseguire in ordine cronologico con le prime cultivar a fiore semidoppio e doppio, per poi finire con gli ibridi interspecifici che cominciarono ad essere prodotti verso la fine dell’800. Alcune cultivar del camellietum rappresentano le uniche specie che oggi si trovano in Italia.

Capannori, 29 luglio 2011