martedì 26 luglio 2011

“SPAZI D’ACCORDO”: FINO A DICEMBRE SERVIZIO DI MEDIAZIONE CONDOMINIALE PER 100 FAMIGLIE

Vicini rumorosi, cani che abbaiano, tovaglie che vengono scosse sul bucato appena steso. Sono alcune delle problematiche con cui ci si trova a fare i conti all’interno dei condomini e che l’amministrazione comunale assieme a Fondazione Casa Lucca, Erp e Cooperativa “Odissea” vuole aiutare a risolvere grazie al servizio di mediazione “Spazi d’accordo”. Fino a dicembre circa 100 famiglie abitanti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Martiri Lunatesi a Capannori e in via don Emilio Angeli a Segromigno in Piano saranno coinvolte in attività che favoriranno la risoluzione di conflitti e il rispetto delle regole di convivenza.

“Questo progetto nasce dall’idea che, alla base del miglioramento della qualità della vita, ci sia un incremento della stabilità dei rapporti tra gli individui – afferma l’assessore alle politiche sociali, Gabriele Bove -. Attraverso azioni di monitoraggio, ascolto e confronto assieme a operatori qualificati vogliamo che le famiglie acquisiscano e sviluppino strumenti per la gestione in autonoma dei propri conflitti, in modo che possa aumentare anche il legame con il territorio. Questo progetto riguarda due zone del nostro territorio a più alta densità di alloggi pubblici; nei prossimi mesi, assieme agli altri partner dell’iniziativa, valuteremo la possibilità di estenderlo, o di dare il via a iniziative simili, anche in altri condomini”.

All’interno dei condomini vengono promossi dei circoli di studio dove le persone affrontano tematiche di interesse generale con l’obiettivo di formare un vero e proprio spirito di comunità. Vengono, poi, organizzati eventi quali spettacoli di animazione, a cui partecipano gli stessi condomini, sempre con l’obiettivo di conoscersi meglio e di creare un gruppo.

Viene creata, poi, una “portineria sociale” che consiste in uno sportello aperto al pubblico dove gli operatori effettuano attività di accoglienza, di ascolto e di interventi concreti. Qui le persone possono raccontare le proprie esperienze, i motivi di disagio per i rapporti con i vicini e segnalare quello che non funziona nell’edificio, come i problemi di manutenzione, o nelle vicinanze della propria abitazione. Il personale, organizzando appositi incontri o colloqui, cerca di risolvere le conflittualità e, ove possibile si mette in contatti con l’amministrazione comunale e con gli enti preposti.

Grazie al servizio, infine, si dà un sostegno all’inserimento nelle nuove realtà dei nuclei familiari in emergenza abitativa mediante l’accompagnamento e il monitoraggio da parte degli operatori.

“Spazi d’accordo” rappresenta l’occasione per implementare una rete dei soggetti del terzo settore abitativo operativi sul territorio regionale. A tale proposito vengono promossi momenti di confronti a livello toscano con vari enti, associazioni e altri operatori.

Capannori, 26 luglio 2011