martedì 9 agosto 2011

“CAPANNORI DIFENDE LE FASCE PIU’ DEBOLI: EQUITA’ FISCALE PER UNA MENSA DI QUALITA’ CON CIBI BIOLOGCI E DI FILIERA CORTA”

La tariffa piena del buono mensa a Capannori è di 4 euro, a Lucca è di 4,10 euro. A Capannori chi ha un reddito Isee di 7.500 euro paga il buono pasto 1 euro, a Lucca lo paga 3,20 euro. A Capannori chi ha un Isee di 8.500 euro paga il pasto mensa 2,25 euro, a Lucca costa 3.20 euro.

“Sono questi alcuni dei dati reali su cui confrontarsi relativamente alle tariffe della refezione scolastica – dichiara l’assessore alle Finanze, Lara Pizza -, e non quelle che il capogruppo del Pdl al Comune di Lucca, Ramacciotti ha utilizzato in maniera del tutto strumentale. Le cifre poi vanno confrontate tutte e non solo quelle che possono essere utili a sferrare attacchi. Nel realizzare questa rimodulazione abbiamo difeso a spada tratta le fasce più deboli, consapevoli che in un momento di difficoltà economica coloro che vivono migliori condizioni possono dimostrare un concreto senso di responsabilità civile. Abbiamo per questo scaglionato le tariffe in ben 10 fasce di reddito Isee, contro le quattro di Lucca, in modo che la distribuzione dei costi fosse davvero proporzionale alle possibilità di ciascuno e più equa possibile. Vorrei anche dire a Ramacciotti - prosegue Pizza - che queste nuove tariffe sono state pienamente concordate con le organizzazioni sindacali di categoria in un confronto durato più di un mese, operando nella massima trasparenza e chiarezza. Un metodo, ci pare, del tutto diverso da quello usato dal Comune di Lucca, che per un anno, sui costi del buono mensa ha dato vita ad un indecoroso balletto di cifre, annunciando un giorno un costo e il giorno dopo un altro. E’ proprio il caso di dire: da che pulpito viene la predica!. Una situazione, quella creatasi a Lucca, criticata da molte famiglie che hanno dato vita anche a una serie di clamorose proteste sulla quale non mi sono mai permessa di intervenire, così come non ho ritenuto opportuno intervenire su recenti questioni legate al mio settore di competenza (bilancio) che hanno fatto davvero vacillare l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Favilla”.

“Tornando alla questione mense – conclude Pizza - vorrei informare Ramacciotti che la mensa scolastica di Capannori è una mensa di qualità, con cibi biologici e di filiera corta, Dop e Igp. La carne rossa è chianina, il riso, il farro, il prosciutto cotto, i pomodori pelati, le uova e l’olio extravergine provengono da coltivazioni biologiche della filiera corta. Inoltre è attivo un programma anti obesità, in collaborazione con l’educazione alla Salute dell’azienda Usl 2, viene utilizzata solo acqua del rubinetto continuamente controllata e all’interno delle scuole materne sono presenti cucine per la preparazione dei pasti”.

Capannori, 9 agosto 2011