martedì 25 agosto 2009

A CAPANNORI VOGLIAMO DARE VISIBILITA' AD UN'ALTRA AMERICA LATINA, QUELLA DEI POPOLI OPPRESSI.MAI MESSA IN DISCUSSIONE LA PRESENZA A LUCCA DEL CAPO DI STATO DI PANAMA

Questo il significato delle affermazioni dell'assessora alla cultura, Leana Quilici

"Noi a Capannori vogliamo dare visibilità ad un'altra America Latina, quella dei popoli oppressi e del loro riscatto, come abbiamo fatto in questi anni con l'attività dell'Osservatorio per la Pace, affrontando ad esempio il dramma del popolo Mapuche di cui Sepúlveda  è un discendente."
E' questo il significato di quanto affermato dall'assessora alla cultura del Comune di Capannori, Leana Quilici, durante la conferenza stampa di annuncio della presenza di Luis Sepúlveda a Capannori il prossimo 6 settembre per presentare in anteprima il suo ultimo romanzo "L'ombra di quel che eravamo". Un romanzo che parla di coloro che essendo al fianco di Salvador Allende si opposero fermamente alla dittatura cilena  difendendo i diritti civili e la libertà.
E' parlando della realtà cilena e dei temi affrontati da Sepúlveda che l'assessore Quilici ha  sottolineato  che le scelte culturali dei Comuni di Capannori e di Lucca sono certamente diverse.
"Non ho mai messo in discussione la partecipazione alla Santa Croce del capo di Stato di Panama nel più pieno rispetto delle scelte delle altre istituzioni locali e mai potrei contestare l'elezione  di alcuno, che proprio essendo stato eletto dal  popolo è pienamente legittimato a governare. L'amministrazione comunale ben volentieri parteciperà alla  Santa Croce così come ha sempre fatto. Chi ha voluto leggere nelle mie parole  altri  significati ha ora l'occasione di avviare un corretto e proficuo dibattito politico".

Capannori, 25 agosto