giovedì 24 marzo 2011

NELLE SCUOLE CAPANNORESI ORA SI INSEGNA EDUCAZIONE ALLE BUONE PRATICHE AMBIENTALI Si farà capire come ridurre gli imballaggi, ridurre l’uso di prodotti usa e getta e ad utilizzare le risorse in modo sostenibile. Primi apprezzamenti dal mondo scolastico

Far comprendere alle nuove generazioni l’importanza di una corretta differenziazione dei rifiuti, indicando loro quali sono i modi per ridurre l’uso di materiale non riciclabile e spiegando quali sono le conseguenze di queste azioni virtuose. Sono gli obiettivi principali del progetto sperimentale di educazione alle buone pratiche ambientali che prenderà il via dalla prossima settimana. A essere coinvolti, in una prima fase, saranno le classi 5° elementare e 1° media dell’istituto comprensivo “Alessandro Manzoni” di Lammari. Comune e Centro di ricerca per Rifiuti Zero di Capannori, promotori dell’iniziativa, stanno, poi, valutando di estendere gli insegnamenti anche ad altri istituti del territorio.

“Si tratta di un altro passo importante di quella ‘rivoluzione culturale dal basso’ di cui i cittadini capannoresi sono protagonisti – spiega il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Per raggiungere l’obiettivo ‘Rifiuti Zero’ e contribuire alla costruzione di un mondo più sostenibile è fondamentale ripensare il nostro modo di vivere, a cominciare da tutte quelle piccole azioni quotidiane. Il nostro comune è diventato un esempio di buone pratiche ambientali; oltre ai tanti progetti che abbiamo concretizzato in questi anni, dai rifiuti alle energie rinnovabili, vogliamo portare a compimento altre iniziative per continuare ad affermare il modello Capannori e portare vantaggi tangibili a tutti quanti”.

“La collaborazione con le scuole è molto preziosa – aggiunge l’assessore alle politiche educative, Leana Quilici -. I bambini e i ragazzi rappresentano, per la nostra società, il futuro. Un futuro che può essere migliore, come la nostra amministrazione comunale sta dimostrando, grazie all’adozione di pratiche virtuose. Quella che riguarda i rifiuti è una di queste. Tra i vantaggi, poi, ci sono anche quelli più esclusivamente didattici per l’istituto: questo progetto, infatti, si inserisce in un’ottica di costruzione di un curricolo locale”.

“Il nostro è un messaggio educativo molto importante rivolto alle future generazioni – conclude Rossano Ercolini, coordinatore del Centro Rifiuti Zero del Comune -. Vogliamo dare un netto contributo al raggiungimento dell’obiettivo ‘Rifiuti Zero’. Per questo riteniamo fondamentale focalizzarci su alcuni aspetti, quali materiali o prodotti usa e getta che, come abbiamo potuto verificare sul campo, rappresentano una consistente parte del rifiuto che non si può differenziare. Solo con un utilizzo razionale delle risorse è possibile garantire un futuro migliore al nostro pianeta”.

Gli insegnamenti faranno, in particolar modo, riflettere gli studenti sull’eccessivo uso degli imballaggi e dei prodotti monouso o usa e getta; si veda, ad esempio, il caso delle capsule di caffè. L’attenzione dei ragazzi verrà quindi rivolta verso l’individuazione di “buone pratiche” che possano permettere comportamenti quotidiani che portino non solo alla riduzione dei rifiuti ma anche a un consumo delle risorse più sostenibile.

Dal mondo scolastico sono già arrivati i primi apprezzamenti a questo progetto, come ha potuto constatare l’assessore alle politiche educative, Leana Quilici, che martedì scorso (22 marzo) è stata chiamata a Montecatini Terme ad esporre il “Patto per la scuola” e la territorialità educativa di Capannori nel corso degli “Stati generali della scuola” promossi dalla Regione Toscana per valorizzare le esperienze di autonomia scolastica e di didattica innovativa in prospettiva del federalismo scolastico. Ampia è stata la platea dell’incontro, fra cui i rappresentanti di quattordici enti locali ed istituti di tutta la Toscana.

Capannori, 24 marzo 2011