La mancata visibilità dell’omosessualità femminile nella televisione e nella società italiana come forma di omofobia e causa dei diritti negati: questo il tema che sarà affrontato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Capannori, in collaborazione con l’azienda Usl 2 di Lucca e il coordinamento donne della sezione italiana di Amnesty International, dopodomani (mercoledì 29), alle 21, nell’auditorium del distretto socio sanitario di piazza Aldo Moro, con l’iniziativa “E il mio cuore le restò sulle labbra. Il genere oltre gli stereotipi”.
Ad aprire il dibattito sarà il documentario “Diversamente etero” delle autrici Elena Tebano, Milena Cannavacciuolo, Marica Lizzadro e Chiara Tarfano, già presentato al Torino Glbt Film Festival, al Mix di Milano e all’Europride 2011 di Roma.
A Capannori si terrà la prima proiezione in Toscana del documentario che sta facendo il giro dei più importanti festival italiani, perché racconta – senza pregiudizi – il legame nato nella casa del Grande Fratello 10 fra due concorrenti, Sara Nile e Veronica Ciardi, e l’effetto che lo scambio di baci fra donne ha provocato sulle numerose fan che, sprovviste di una rappresentazione dell’omosessualità femminile, si sono riconosciute e immedesimate in questa relazione, nonostante le protagoniste si siano sempre dichiarate eterosessuali.
Madrina d’onore della serata sarà Lorella Zanardo, ideatrice del documentario “Il Corpo delle donne”, che parlerà al pubblico del modello “donna” proposto oggi dalla televisione italiana e quanto questo si possa ritenere un presupposto per l’invisibilità lesbica e le discriminazioni di genere.
Seguirà, infine, il delicato tema dei diritti negati, sia in ambito sanitario con Sergio Ardis, coordinatore del comitato etico locale azienda Usl 2 Lucca, sia sul piano normativo con una rappresentante del coordinamento donne della sezione italiana di Amnesty International.
Capannori, 27 giungo 2011
