sabato 7 aprile 2012

IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SCEGLIE CAPANNORI PER “INSEGNARE” I “RIFIUTI ZERO” AI COMUNI DEL SUD ITALIA

Problemi nella gestione dei rifiuti? Ci pensa Capannori. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha scelto il Comune guidato da Del Ghingaro per insegnare ad alcuni enti locali della Sicilia, Campania, Puglia e Calabria come ottenere risultati migliori dalla raccolta differenziata, incrementando la quantità dei materiali che vengono recuperati e diminuendo gli scarti prodotti dalle famiglie.

Una squadra di tecnici esperti, coordinati dal Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, effettuerà una formazione specifica al personale degli altri Comuni sotto gli aspetti operativi e gestionali. In più seguirà passo passo l’avvio e l’evoluzione di specifici processi, quali, ad esempio, la raccolta “porta a porta”. Tutto questo prenderà avvio nei prossimi mesi nell’ambito del progetto “Agire por 2007 – 2013” promosso dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale grazie al quale il Comune otterrà uno specifico finanziamento. E’ la prima volta che Capannori viene contattato da un importante organo amministrativo dello Stato per le buone pratiche ambientali.

“E’ un onore per noi essere individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico per condividere le nostre competenze con altre realtà del Paese – afferma il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Si tratta di un prezioso riconoscimento per il lavoro che abbiamo svolto dal 2005 fino a oggi per trasformare in risorsa ciò che prima veniva gettato, salvaguardando le risorse naturali. E’ stato un percorso dove al centro è stata messa la partecipazione della popolazione, che è diventata protagonista di una vera e propria rivoluzione culturale. Si tratta di un processo che, accanto alla raccolta ‘porta a porta’, grazie alla quale raggiungiamo una percentuale pari all’82% con punte del 90% nelle frazioni dove stiamo sperimentando la ‘tia puntuale’, vede anche altre pratiche concrete per la riduzione ‘a monte’ dei rifiuti quali il Centro del Riuso, la riqualificazione delle fonti della Via dell’acqua, i detersivi alla spina e i pannolini ecologici”.

“Lavoreremo con grande serietà – conclude il primo cittadino - per esportare il ‘modello Capannori’ in quei Comuni del sud che, partendo da una situazione di difficoltà, vogliono proseguire lungo la strada verso i ‘Rifiuti Zero’”.

Le amministrazioni con le quali verrà effettuato quello che può essere definito un gemellaggio tecnico-operativo sono ancora in fase di individuazione. E’ probabile, però, che vengano scelti due o tre Comuni che hanno aderito alla strategia “Rifiuti Zero” che, in tutta Italia, è stata adottata da 72 amministrazioni comunali (Capannori fu la prima) per un totale di 2 milioni e 230 mila abitanti.

Capannori ha già all’attivo molti contributi in Italia per le buone pratiche di gestione dei rifiuti, come testimoniano gli incontri periodici che vengono svolti con altre amministrazioni sul tema, ma è la prima volta che viene incluso in un progetto su scala nazionale.

In ambito estero, invece, Capannori è stato capofila nel 2010 e nel 2011 di un progetto sulla gestione dei rifiuti nella città di Betlemme e il sindaco Del Ghingaro ha tenuto a battesimo l’avvio della raccolta “porta a porta” nel Comune di Evrotas in Grecia.

Capannori, 7 aprile 2012