martedì 13 ottobre 2009

"NECESSARIO RIAPRIRE IL DIBATTITO PER ATTUARE IL PROGETTO 'DOPO DI NOI' "

Lo sostiene il vice sindaco Luca Menesini

Prevede la creazione di strutture  per i disabili che restano soli

Riaprire il dibattito sulla necessità di dare attuazione al progetto per il 'Dopo di noi' che prevede la creazione di strutture e di servizi che accolgano e seguano i disabili rimasti soli.
A sostenerlo è il vice sindaco con delega alle politiche sociali, Luca Menesini, il quale evidenzia come finora per la  Piana di Lucca per questo importante obiettivo, non siano stati  sviluppati progetti con la Regione Toscana, nell'ambito dell'apposito bando.
"E' giunto il momento di attivarci - afferma Menesini -, affinché strutture in grado di accogliere disabili rimasti senza  famiglia o comunque con la necessità di una costante assistenza siano realizzate anche sul territorio della Piana. Avviare la costruzione di un progetto per il “dopo di noi” non può essere visto però solo come il risultato di accadimenti negativi nella vita di una persona disabile, ma deve rappresentare un processo di crescita preparato e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati. Un percorso graduale, che deve partire dal coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel settore, ma che  ha la necessità anche di luoghi fisici in cui prendere forma".
  A questo proposito Menesini afferma di non comprendere il motivo per cui  per quanto riguarda la ex scuola elementare di Mastiano, affidata dal Comune di Lucca all'Anffas Onlus, proprio per la creazione di una struttura di questo tipo, dopo i lavori di ristrutturazione praticamente ultimati a parte la mancanza di piccole rifiniture , costati diverse migliaia di euro,  sia tutto fermo da  mesi.
"Se è una questione di mancanza di fondi - prosegue Menesini - non si capisce perché il Comune di Lucca non abbia  proposto  questo intervento sul bando regionale degli investimenti sul sociale  scaduto lo scorso 30 settembre. Così come non si capisce perché non siano ancora stati coinvolti gli altri Comuni della Piana e l'azienda sanitaria per la suddivisione delle quote di inserimento riservate a ciascun territorio. Fin da ora siamo sicuramente disponibili ad attivarci per fare la nostra parte".

Capannori, 13 ottobre 2009