Il Comune di Capannori promotore del progetto
Quest’anno ben 17 volontari saranno presenti nelle aule
Anche il servizio civile si può trasformare in una strategia per far fronte ai disagi che le scuole stanno vivendo a causa dei tagli all’istruzione della legge Gelmini.
E’ quanto sta facendo il Comune di Capannori che, di fronte alle richieste di aiuto lanciate dai dirigenti scolastici, ha deciso di dirottare i volontari del servizio civile negli edifici scolastici del territorio, per aiutare gli insegnati alle prese con classi numerose, in cui spesso sono presenti bambini con problemi relazionali e sociali o portatori di handicap.
I volontari lavorano 36 ore alla settimana e svolgono l’utile funzione di assicurare la compresenza di adulti in aula durante la lezione, con la possibilità di aiutare il maestro nel rapporto con quei bimbi che avrebbero bisogno dell’insegnante di sostegno, o che comunque mostrano difficoltà relazionali.
Se da un lato il Comune investe oltre 180.000 euro per le scuole del territorio (80.000 euro sono un contributo volontario per le spese di funzionamento; poco più di 100.000 euro invece è la cifra stanziata per il finanziamento di progetti inerenti la didattica e la facilitazione dell’apprendimento per i ragazzi che presentano dei disagi), dall’altro contribuisce a rendere più efficaci le lezioni in aula per gli alunni, attraverso i volontari del servizio civile.
“Come amministrazione – racconta Lara Pizza, assessore alle politiche giovanili – abbiamo dato indicazione al centro nazionale del volontariato il compito di redigere un progetto di servizio civile che potesse aiutare le scuole. La legge Gelmini ha creato una situazione d’incertezza, sia per i lavoratori che per la didattica. Riteniamo importante cercare di migliorare, per quanto nelle nostre possibilità, la qualità dei servizi degli istituti comprensivi. Il Comune, però, non può sostituirsi allo Stato. Sarà sempre più difficile per noi rimediare ai tagli governativi. E’ necessario che il Governo adotti politiche diverse in tema d’istruzione. I giovani volontari che mandiamo nelle classi hanno seguito un corso formativo”.
L’esigenza di giovani che affiancano gli insegnanti in aula, secondo l’assessore, nasce soprattutto dall’aumento di stranieri fra i banchi di scuola.
“E’ un sistema – continua Pizza – per facilitare l’integrazione. I fondi per il servizio civile sono già stati ridotti lo scorso anno di circa il 45 per cento rispetto all’anno precedente. Mi auguro che quest’anno non ci siano ulteriori riduzioni ”.
I giovani volontari faranno il loro ingresso nelle scuole di Capannori dal 2 novembre prossimo. Quest’anno i ragazzi che lavoreranno nelle scuole saranno 17: quasi il doppio rispetto il 2008.
Nell’istituto comprensivo di Capannori svolgeranno il servizio civile 10 volontari, di cui: 4 nella scuola primaria del capoluogo; 2 nella scuola media di Capannori; 2 nella scuola primaria di Pieve S. Paolo; uno alla scuola d’infanzia di Capannori e uno alla scuola primaria di Lunata. Nell’istituto comprensivo di Camigliano, invece, 3, così suddivisi: 2 nella scuola primaria di Gragnano; uno alla scuola media di Camigliano. Nell’istituto comprensivio di Lammari e Marlia andranno 4 volontari: uno alla scuola primaria di Lammari; uno alla media di Lammari; uno alla scuola d’infanzia di Marlia; uno alla scuola primaria di Marlia.
Capannori, 14 ottobre 2009