Convocato un tavolo con i precari della scuola
Nei prossimi tre anni è previsto un taglio all’istruzione di 7,3 miliardi di euro
Un incontro con i precari della scuola per dare il via a un’azione di denuncia delle responsabilità governative in merito ai problemi vissuti da insegnanti, amministrativi, tecnici, personale Ata, alunni e genitori negli edifici scolastici. E per creare, al contempo, una rete trasversale fra istituzioni e lavoratori della scuola in grado di fornire un salvagente all’istruzione.
Questo l’obiettivo dell’amministrazione di Capannori che, consapevole dei continui tagli previsti dal Governo, ha fissato per mercoledì 4 novembre alle 18 nella sala riunioni del Comune, un tavolo con i precari della scuola. Questa riunione segue a quella con dirigenti scolastici e insegnanti avvenuta alcune settimane fa.
In tre anni, infatti, è stimato un taglio ministeriale all’istruzione di 7,3 miliardi di euro. Nel dettaglio: 1,6 miliardi di euro nel 2010; 2,5 miliardi nel 2011; 3,2 miliardi nel 2012.
In termini occupazionali significa la perdita del posto di lavoro per circa 150.000 persone.
Per Capannori, quindi, intervenire è d’obbligo. Attraverso l’operato del coordinamento per la scuola pubblica, a cui ha aderito anche la Provincia, il Comune sta programmando una serie di iniziative pubbliche, diffuse e diramate sul territorio, per far toccare con mano ai cittadini gli effetti della riforma Gelmini sulla qualità della didattica e sulle opportunità formative dei giovani alunni.
“La scuola pubblica sta vivendo un momento molto delicato – dice l’assessora all’istruzione Leana Quilici –. Chiedo alla maggioranza e all’opposizione presente in consiglio comunale di partecipare al processo di denuncia dell’emergenza che i dirigenti scolastici si trovano a tamponare ogni giorno. Il personale scolastico è stato ridotto, mentre il numero degli alunni è aumentato. Gli insegnanti di sostegno spesso svolgono il ruolo di bidello a scapito della didattica mirata per i bambini disabili. L’impasse, poi, penalizza anche il resto della classe. Nella scuola primaria di Capannori, ad esempio, a fronte di 320 bambini iscritti, di cui 25 disabili gravi e circa 30 con difficoltà di apprendimento accertate, il personale è stato diminuito. Quest’anno ci sono un insegnante e due collaboratori scolastici in meno. Nel prossimo triennio, se istituzioni e mondo scolastico non condivideranno un’azione forte di denuncia, la situazione potrà solo peggiorare. Occorre quindi agire compatti e dare vita a una serie di manifestazioni capaci di coinvolgere l’intera collettività sulla questione della scuola. Inoltre, gli enti locali dovranno affiancare questo percorso con tavoli istituzionali rivolti alla ricerca di fondi per impedire che l’istruzione diventi un privilegio di pochi. Come amministrazione, infine, riteniamo importante avviare questo processo assieme ai precari della scuola, espressione di una condizione lavorativa in generale poco considerata, anche se determinante per la qualità della vita dei lavoratori stessi”.
Capannori, 2 novembre 2009