venerdì 12 febbraio 2010

Parte il progetto 'Arbor populi' finalizzato al rimboschimento del territorio DUE PIANTAGIONI SPERIMENTALI DI PIOPPO BIANCO A LAMMARI E SAN COLOMBANO Ciascun terreno misura 10 mila metri quadrati

Due impianti pilota di pioppo bianco a Capannori su terreni di proprietà comunale.

Saranno presto realizzati a Lammari e a San Colombano, grazie al progetto 'Arbor Populi' promosso dal Comune di Capannori, in collaborazione con la Provincia di Lucca e il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura di Casale Monferrato approvato stamani dalla giunta.

Le due piantagioni sperimentali di pioppo bianco, per le quali l'amministrazione comunale ha investito 11 mila 500 euro, sono il primo passo di un progetto più ampio, volto a dar vita ad un nuovo piano di diffusione e di sviluppo dell'arboricoltura da legno nella Piana di Lucca in base anche alle iniziative legate al programma di Sviluppo Rurale Regionale 2007-2013.

I due terreni dove saranno messi a dimora i pioppi bianchi sono grandi 10 mila metri quadrati ciascuno e si trovano, uno al confine tra Lammari e Lunata nelle vicinanze del ristorante Papao dove in passato c'era un campo di calcio comunale e l'altro a S.Colombano nei pressi del cimitero nuovo.

"L'intento - dice l'assessore all'ambiente, Alessio Ciacci - è quello di promuovere e valorizzare la pioppicoltura nella Piana di Lucca, sia per fini produttivi, che per fini di ricostituzione di fasce boscate periurbane, nonché per il recupero di terreni abbandonati".

Nei due terreni individuati saranno impiantati cloni di pioppo bianco in possesso del Cra-Plf di Casale Monferrato che dispone di ampie collezioni di germoplasma di salicacee tra cui, appunto, cloni di pioppo selezionati per la produzione di legname di particolare pregio per l'industria cartaria, alcuni originari proprio della Piana di Lucca.

"L'idea dell'amministrazione - prosegue Ciacci - è quella di proseguire nell'opera di rimboschimento del nostro territorio, sia con pioppi bianchi che con altre piante autoctone coinvolgendo anche i privati cittadini per riprendere una coltivazione tipica del nostro territorio".

Capannori, 12 febbraio 2010