“La maggioranza politica dei sindaci dell’articolazione zonale della Piana non può determinare l’elezione del presidente della Società della Salute, perché al voto partecipano tutti i rappresentanti degli enti consorziati. Vale a dire, Comuni e azienda Asl. Non è l’opinione di una parte politica, ma ciò che è scritto nella legge e confermato anche dall’Osservatorio della Società della Salute di Firenze”.
Con queste parole il vicesindaco di Capannori Luca Menesini precisa che a sbarrare la strada al tentativo del centrodestra lucchese di escludere l’azienda sanitaria dall’assemblea dei soci è la normativa in materia.
Secondo Menesini, il Pdl sta cercando di cambiare le regole per accaparrare più potere, a discapito dell’Asl. Una questione che sarebbe risolvibile, invece, semplicemente rispettando quanto previsto dalla legge regionale sulla Società della Salute.
Lo stesso Osservatorio delle Società della Salute di Firenze – organo che sta seguendo in tutta la regione la nascita di questi nuovi strumenti di gestione delle politiche sociosanitarie territoriali – ha infatti precisato l’impossibilità che le prerogative di un singolo componente dell’assemblea, o di una parte di essa, possano essere rafforzate.
Un parere che – secondo Menesini – gli amministratori del Pdl già conoscono, in quanto presentato dal presidente della Conferenza dei Sindaci Giorgio Del Ghingaro durante la fase di stesura della convenzione e dello statuto il primo dicembre 2009.
“La questione sollevata oggi dal centrodestra – dice Menesini – non è una novità. Già prima dell’approvazione della convenzione e dello statuto nella seduta dell’articolazione zonale della Piana, i sindaci del Pdl avevano chiesto la modifica della maggioranza, in modo che fosse una sola parte politica a indicare il presidente. Per questo motivo è stato chiesto all’Osservatorio delle Società della Salute se sia possibile accontentare i sindaci del Pdl. La risposta non lascia margine all’interpretazione. Non è possibile rafforzare le prerogative di una parte dei componenti dell’assemblea perché ne conseguirebbe la diminuzione delle prerogative degli altri componenti che andrebbero a subire dei limiti. In altre parole, i Comuni non possono scegliere le cariche elettive del consorzio senza la Asl e il peso di un terzo riconosciutole dalla legge. E’ evidente, pertanto, che l’impasse creato adesso dal centrodestra sull’approvazione in consiglio comunale dello statuto e della convenzione ha carattere meramente elettorale. Questa situazione, però, penalizza i cittadini e il terzo settore, che con i Comuni ha lavorato per la nascita della Società della Salute. Il territorio ha bisogno di servizi. Il Pdl sta giocando con i diritti di cittadinanza e la nascita di un nuovo sistema di protezione sociale”.
Capannori, 15 marzo 2010