“L’attacco dell’assessore Giovanni Pierami al Comune di Capannori è assolutamente strumentale. Visto il ruolo che ricopre, infatti, dovrebbe ben sapere che soltanto l’amministrazione lucchese è contraria all’accordo per risolvere le problematiche legate alla subsidenza. Ben diciotto enti, fra cui l’Autorità di Bacino che è il soggetto competente in materia, non hanno mai posto obiezioni al prelievo di 500 litri di acqua al secondo dal Serchio, perché ritenuto ininfluente per il fiume”.
Con queste parole l’assessore all’ambiente del Comune di Capannori Alessio Ciacci rimanda a Pierami la responsabilità politica per la perdita – qualora dovesse accadere – di un importante finanziamento del Ministero dell’Ambiente (circa 24 milioni di euro) per interventi mirati a risolvere i problemi provocati dal fenomeno della subsidenza.
“I cittadini di Paganico ben sanno con quanta attenzione questa amministrazione ha lavorato sulla subsidenza – continua Ciacci –. Pierami parla con superficialità di questioni serie. E’ talmente spaventato che qualcuno possa utilizzare la ‘sua’ acqua che è arrivato addirittura a difendere un accordo di programma che la giunta lucchese di centrodestra si rifiutò, nel 2006, di firmare davanti allo stesso ministro dell’ambiente. Continua a portare avanti una posizione campanilista che non tutela Lucca perché la città non è in pericolo, ma danneggia la Piana, che invece ha bisogno di nuovi interventi per sconfiggere il fenomeno subsidenza. Pierami, infatti, deve tenere a mente che gran parte delle imprese che costituiscono la ricchezza della nostra provincia hanno sede nella Piana e usufruiscono dell’acqua del sottosuolo. L’ultima proposta di accordo prevede un nuovo tubone che, prendendo l’acqua del Serchio da Vinchiana, la immette con portata costante di 500 litri al secondo nel tubone di Camigliano. Così gli emungimenti in falda, sia per uso civile sia per uso industriale, si ridurranno. Il sindaco Del Ghingaro ha ben puntualizzato come l’acqua sia una tematica da trattare a livello comprensoriale. L’acqua è un bene comune e non può essere considerata una proprietà. La posizione di Pierami rivela scarsa attenzione per una problematica che condiziona i cittadini e le aziende della Piana. L’amministrazione lucchese, ancora una volta, risponde con l’immobilismo a un territorio dinamico che vorrebbe il supporto pubblico per continuare a crescere. Sulla questione della subsidenza, Pierami dovrebbe tenere presente che sul piatto ci sono i reali bisogni degli imprenditori e dei cittadini”.
Capannori, 24 marzo 2010