venerdì 4 giugno 2010

LE FAMIGLIE PIU' POVERE (51,27%) SONO QUELLE CON FIGLI. LE MISURE PER SOSTENERE I NUCLEI FAMILIARI PIU' DISAGIATI

Il 18,8% dei cittadini residenti a Capannori, praticamente quasi 1 persona su 5, sono classificabili come ‘relativamente poveri’ avendo un reddito inferiore al 60% del reddito cosiddetto mediano. Il tasso di povertà è più elevato tra le donne (19,29%). Ad essere colpiti dalla povertà, inoltre, sono soprattutto i giovani tra i 20 e i 29 anni e gli ultrasettantenni, mentre sono poco colpite le classi centrali (40-49 anni).
Inoltre le famiglie più povere il 51, 27%, sono quelle con figli. I nuclei familiari in carico al Servizio sociale professionale sono 872 di cui 248 con minori.

Sono solo alcuni dei dati sulla povertà a Capannori che emergono da un'indagine commissionata dal Comune al Dipartimento di Scienze Sociali dell'università di Pisa per attivare misure di contrasto alla povertà adeguate alla reale situazione economica e sociale e di sostegno a famiglie e cittadini in un momento particolarmente critico.

Dall'indagine emerge anche che la realtà comunale è interessata da fenomeni di emarginazione e povertà che non si erano verificati in passato e che la capacità delle famiglie e delle persone a reagire alle difficoltà della vita si sono indebolite. In questo contesto l'elemento più debole è la donna che ha più difficoltà a trovare un lavoro stabile, deve fare i conti con la carenza di servizi come asili nido e scuole a tempo pieno e si trova a dover accudire la famiglia.

"Alla luce di tutti questi elementi - spiega il vice sindaco, con delega alle politiche sociali, Luca Menesini - e in un momento particolarmente difficile, intendiamo proseguire e rafforzare le azioni di sostegno alle famiglie che già si esplica attraverso agevolazioni tariffarie di varia natura e molti progetti. Un'azione che, ne suo complesso, mira a costruire una rete di protezione sociale sul territorio ed anche a sviluppare la solidarietà nella nostra comunità in collaborazione con le varie realtà di volontariato presenti".

Gli aiuti messi in campo dalla giunta comunale, che dal 2004 ha bloccato le tariffe dei vari servizi, sono molti. I principali riguardano le riduzioni tariffarie sui servizi comunali, tra cui quelli scolastici di mensa e trasporto per le famiglie con più di 3 figli, ma anche per i nuclei con redditi particolarmente bassi, i 'contributi povertà' attivi allo Sportello Sociale e i contributi 'in conto affitto'.

Accanto a questo ci sono altri progetti specifici tra cui il progetto 'Pappe e non solo' realizzato in collaborazione con l'associazione 'Paideia' e che consiste nella raccolta e nella distribuzione di cibo, vestiario, pannolini e altri generi di primissima necessità alle famiglie con bambini piccoli offrendo al contempo un supporto psico-pedagogico. I nuclei familiari sostenuti attualmente sono 24.

Con il progetto 'Pani e pesci', il Comune in collaborazione con la Caritas diocesana, la società di Ristorazione 'Eudania' e l'azienda Usl 2 invia le confezioni in esubero ancora sigillate contenenti le porzioni di pasto per i bambini delle mense scolastiche a due mense gestite dai volontari del Gvai (gruppo volontari accoglienza immigrati) e della Caritas. Qui sono messe a disposizione di circa 90 persone. Le scuole coinvolte nel progetto sono 7: quelle dell’infanzia e le primarie di Capannori, Lammari e Lunata e la primaria di Marlia.

Il progetto 'Genitorialità', inoltre, illustrato tra l'altro dal vice sindaco Menesini nel al convegno 'Povertà e famiglie' svoltosi alcuni giorni fa all'Istituto Affari Generali a Roma, nella prima fase, dal 2005 al 2008 ha coinvolto 23 famiglie, 30 minori e 35 donne volontarie ed è nato come una risposta strutturata ad un bisogno di supporto e di affiancamento alla figura materna in stato di lieve disagio. In pratica una madre tutor affianca la madre naturale che si trova per motivi di diversa natura in una temporanea difficoltà nella gestione dei figli.

Capannori, 4 giugno 2010