venerdì 22 luglio 2011

LA “CASA DI ACCOGLIENZA DI LUNATA” APRE AI CITTADINI ITALIANI

Il centro di prima accoglienza cambia nome – da ora in avanti si chiamerà “Casa di accoglienza di Lunata” - ma soprattutto espande la propria destinazione. La struttura di Salanetti, fino a oggi destinata esclusivamente agli immigrati, sarà aperta anche ai cittadini di nazionalità italiana che sono temporaneamente senza una casa. La decisione è stata presa ieri (giovedì 21 luglio) all’unanimità dal consiglio comunale, che ne ha approvato il nuovo regolamento.

“Una risposta concreta al problema dell’emergenza abitativa – afferma l’assessore alle politiche sociali, Gabriele Bove – che, per la crisi economica nazionale e internazionale, sta interessando sempre un numero maggiore di famiglie. L’amministrazione comunale, dunque, recepisce le esigenze del territorio aprendo le porte della casa di accoglienza anche ai cittadini italiani che non dispongono di una dimora, come coloro che sono stati sfrattati. La votazione unanime del consiglio comunale riflette un ampio senso di responsabilità nell’interesse di tutta la comunità, che va al di là degli schieramenti politici”.

Alla Casa di accoglienza, gestita dalla cooperativa “Odissea” si potrà accedere dopo la segnalazione da parte degli uffici comunali. Per i casi di emergenza abitativa il soggiorno sarà limitato a 30 giorni, mentre gli altri casi si potrà rimanere per un massimo di 6 mesi, con possibilità di proroga per un ulteriore semestre in seguito a una valutazione da parte degli operatori. Entro questo periodo l’ospite dovrà trovare un’abitazione. Affinché si possa essere accolti, inoltre, è necessario avere un lavoro oppure esserne attivamente alla ricerca.

A disposizione delle persone ci sono 12 posti letto in stanze triple arredate. Gli ospiti devono compartecipare, con una quota di modesta entità, alle spese di acqua, luce, gas, riscaldamento e rifiuti, calcolata secondo scaglioni di reddito.

La vita all’interno della Casa di accoglienza è improntata al rispetto e alla convivenza fra le varie persone. Per questo vengono spesso organizzate attività socializzanti.

Capannori, 22 luglio 2011