Partiranno all’inizio di gennaio i lavori per la ristrutturazione del Villino Lodi situato nel parco della ‘Casa della Salute’ di Marlia.
Si tratta del recupero di un piccolo fabbricato di circa 55 metri quadrati disposto su un unico piano, denominato Villino Lodi dal nome di colui che lo fece costruire nel 1954 e che, una volta recuperato, sarà adibito a spazio polivalente.
Il progetto di ristrutturazione prevede il rifacimento del tetto con il restauro delle strutture a vista esistenti, il recupero degli infissi, la ritinteggiatura completa e alcune piccole modifiche interne all’edificio, oltre alla realizzazione di nuovi impianti tecnici.
Prevista anche l'installazione di una rampa per l'accesso dei disabili e la creazione di un diverso orientamento della porta di accesso ritenuto più funzionale rispetto a quella attuale.
"Si tratta di un’opera che si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione della 'Casa della Salute - spiega il vice sindaco con delega ai lavori pubblici, Luca Menesini, - iniziati ormai da alcuni anni. Dopo il completamento dei lavori degli spazi interni, adesso riprendiamo il percorso per la riqualificazione di quelli esterni, a partire proprio dalla ristrutturazione del villino Lodi. Intendiamo poi proseguire con la sistemazione delle aree a verde per la quale contiamo di reperire presto i fondi necessari”.
I lavori di restauro del Villino Lodi si concluderanno entro la fine del prossimo marzo.
Un po' di storia: il villino Lodi nacque dal desiderio dei coniugi Lodi e Tomesani, di origini fiorentine, di avere una dimora nelle vicinanze del convento di San Pancrazio, dove si era ritirata la loro figlia. Per questo fecero costruire a loro spese il villino con l'impegno di cederlo immediatamente all'amministrazione comunale una volta costruito e di tenersi il solo usufrutto. Nel 1953 i coniugi si trasferirono nella casa di riposo e nel corso del 1954 venne stipulata la convenzione con il Comune e il villino venne portato a termine. I signori Lodi vi risiedettero fino al 1962, dopo di che per alcuni anni divenne la dimora dei sacerdoti della casa di riposo.
Capannori, 27 dicembre 2012
