mercoledì 25 novembre 2009

IL COMUNE INVESTE 60.000 EURO IN PROGETTI PER IMPEDIRE CHE IL BULLISMO SI PROPAGHI NELLE SCUOLE

L’assessore Pizza: “I tagli ministeriali rendono sempre più numerose le classi a discapito dei giovani con problemi sociali e relazionali”

Stanziati 60.000 euro perché il bullismo non entri nelle scuole del Capannorese. Questa la risposta del Comune di Capannori alla forte crescita del numero di ragazzi con problemi sociali e relazioni che, una volta a scuola, rifiutano gli insegnamenti classici.

In un solo anno, infatti, gli iscritti al progetto “Le botteghe della solidarietà” promosso dal Comune di Capannori per dare agli studenti meno propensi all’attività didattica la possibilità di imparare un mestiere sfruttando l’abilità manuale, sono raddoppiati. Se in passato partecipavano 18 giovani, nell’anno scolastico 2009-2010 sono diventati ben 40.

L’amministrazione comunale, quindi, nelle prospettiva di agevolare il lavoro degli insegnanti che per la riforma Gelmini dovranno gestire classi sempre più numerose, ha messo in bilancio i soldi necessari per supportare le scuole nell’offerta didattica e nel percorso di apprendimento.

Nel dettaglio, due i progetti: anzitutto ‘Le botteghe della solidarietà’, che riguarda i ragazzi delle scuole medie, per un costo di 40.000 euro. Si tratta di un laboratorio di arti grafiche e di falegnameria che crea un collegamento fra i ragazzi che aderiscono e il mondo del lavoro. In secondo luogo, ‘La solidarietà giovanile – Tutor’, che si rivolge agli scolari delle scuole elementari e medie, e che per l’ente comporta una spesa di circa 20.000 euro. Questo progetto, invece, dà la possibilità agli scolari più piccoli di intraprendere un percorso personalizzato di studio e di confronto con l’aiuto di ragazzi più grandi.

“Il Comune sta facendo quanto nelle sue possibilità per supportare i dirigenti scolastici di Capannori nella realizzazione di un’offerta didattica che sia valorizzante e stimolante per gli alunni – dice l’assessore alle politiche giovanili Lara Pizza –. Le classi sempre più numerose, a fronte della riduzione del corpo insegnanti e del personale Ata,l rendono più difficile l’inserimento nel percorso formativo di quei ragazzi che presentano problemi relazionali e sociali. I due progetti, ‘Le botteghe della solidarietà’ e ‘La solidarietà giovanile – Tutor’, interessano quei giovani che non sembrano provare particolare attrattiva per il mondo scolastico, non riconoscono alla scuola un valore educativo e formativo e che tendenzialmente assumo degli atteggiamenti di chiusura verso gli insegnanti e i compagni di classe. Avendo riscontrato che il numero di adolescenti che esprimono disagio attraverso il rifiuto della scuola è in aumento – prosegue l’assessore - abbiamo deciso di garantire loro l’opportunità di sviluppare le proprie potenzialità, percorrendo strade alternative alla didattica classica. A Capannori, l’amministrazione comunale ha sostenuto economicamente la realizzazione per l’anno scolastico in corso di progetti che, affiancando la preziosa attività degli insegnanti e di tutto il personale, mirano a valorizzare le capacità di quei giovani che utilizzano canali espressivi diversi da quelli ordinari. La diversità nelle classi, infatti, è una ricchezza da salvaguardare. Le botteghe della solidarietà, ad esempio, sono un’occasione concreta per imparare un mestiere”.

Capannori, 25 novembre 2009