venerdì 24 settembre 2010

IL COMUNE INVESTE OLTRE DUE MILIONI E 400MILA EURO PER GARANTIRE UNA DIDATTICA DI QUALITA’ NELLA SCUOLA

Oltre due milioni e 400mila euro per salvaguardare la scuola pubblica e la qualità della didattica nelle scuole del territorio.

Questa la mossa realizzata dall’amministrazione capannorese per contrastare i danni provocati dai continui tagli del Governo all’intero mondo scolastico, composto da dirigenti, presidi, insegnanti, personale Ata, famiglie e studenti.

Ad annunciare la “Contro-riforma” ideata da Capannori è il sindaco Giorgio Del Ghingaro in occasione dell’incontro pubblico sulla scuola che s’è svolto oggi (venerdì 24) nella sala consiliare del municipio a cui hanno partecipato la vicepresidente della Regione Stella Targetti, la deputata Rosa De Pasquale, il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il prefetto di Lucca Maurizio Maccari.

Di fronte a scenari sempre più drammatici e alle richieste di intervento provenienti dai dirigenti degli istituti comprensivi, dai precari e dai genitori, il Comune di Capannori inventa quindi una Contro-riforma: al contrario della riforma Gelmini che applica alla scuola una logica di calcolo squisitamente numerica tagliando finanziamenti importanti, il Comune investe sui giovani e sul territorio.

Facendosi carico di ben l’85 per cento dei costi per il trasporto scolastico e di circa il 60 per cento dei costi per il servizio mensa (scelta compiuta per mantenere invariate le tariffe, già fra le più basse della Toscana), infatti, la giunta Del Ghingaro aiuta le famiglie capannoresi a fronteggiare la delicata fase economica in atto.

“La scuola è il luogo del sapere e della formazione per eccellenza – dice il sindaco Giorgio Del Ghingaro –. Come amministrazione ci opponiamo con forza alle scellerate scelte compiute dal Governo che, con i tagli continui all’istruzione, sta mettendo in ginocchio non solo molti lavoratori ma anche la qualità stessa della didattica. I laboratori, le attività interdisciplinari, le compresenze di insegnanti in aula non possono essere liquidati come spese extra. Sono servizi necessari e indispensabili per assicurarci che i nostri giovani nella scuola si formino anzitutto come persone. Per questo, abbiamo scelto di investire nella scuola. Un investimento che va oltre l’edilizia scolastica per realizzare un progetto di scuola che sia pubblica e che sia di qualità. In più, con le nostre scelte di farci carico della maggior parte dei costi aiutiamo molte famiglie in difficoltà economica, perché mantenendo le tariffe dei servizi come mensa (2,50 euro a pasto) e trasporto molto basse permettiamo loro di usufruirne serenamente. Con una spesa di oltre due milioni e 400mila euro sosteniamo la didattica in più modi. Non ci vogliamo sostituire al Governo, anche perché un Comune non ne ha la forza. Vogliamo sostenere il nostro territorio e denunciare i danni provocati dal ministro dell’istruzione alla scuola pubblica”.

Nel dettaglio, gli investimenti sono così ripartiti:

Contributi volontari a sostegno dell’autonomia scolastica. La spesa complessiva in questo settore è di 70.000 euro (41.000 euro di contributi al Pof; 16.000 euro per le spese d’ufficio; 13.000 euro per le spese di pulizia).

Contributi volontari a sostegno dell’attività educativa. I costi sostenuto per sostenere l’attività progettuale è di 74.295 euro (44.761 euro per la Vetrina scolastica; 13.034 euro per il funzionamento della conferenza zonale dell’istruzione; 14.500 euro per il Settembre pedagogico; 3.250 euro di finanziamento altri progetti).

Contributi a sostegno della frequenza scolastica. Il Comune, in totale, spende circa un milione e 856mila euro fra trasporto scolastico e mensa (530.000 euro per il trasporto scolastico; 450.000 euro per il trasporto disabili; 830.000 euro per la mensa; 46.200 euro per accompagnamento sugli scuolabus e assistenza in orario extrascolastico legate all’esigenza del trasporto). Inoltre, l’ente dà 58.106 euro di contributo per l’acquisto libri di testo alla scuola primaria.

Spese per funzionamento delle cucine comunali nelle scuole d’infanzia: L’ente di piazza Aldo Moro, investe in questo servizio alle famiglie ben 174.669 euro (155.469 euro per il personale; 12.200 euro per materiale di consumo; 7.000 euro di spese per controllo refezione scolastica).

Spese per la prevenzione dell’abbandono scolastico e sostegno educativo. Il Comune di Capannori investe in questo ambito ben 195.000 euro (20.000 euro per il progetto Tutor; 45.000 euro per il progetto Club Job; 10.000 euro per il servizio civile; 120.000 euro per le attività estive dei ragazzi).

Capannori, 24 settembre 2010