sabato 13 marzo 2010

Intervento vicesindaco Luca Menesini: “Il terzo settore vuole la Società della Salute. Le amministrazioni di centrodestra stanno venendo meno agli impegni presi verso il territorio”

I Comuni di centrodestra, con la battuta d’arresto del percorso di costituzione della società della salute, stanno venendo meno agli impegni assunti verso il territorio in ambito sociosanitario.

La Società della Salute, infatti, è uno strumento di gestione delle politiche sociali e sanitarie nato nella Piana da un percorso partecipato dal basso, a cui hanno aderito il terzo settore e il privato sociale.

La decisione del Pdl di non approvare la convenzione e lo statuto in consiglio comunale contravviene alle necessità del territorio, soprattutto perché mette a rischio la possibilità dei Comuni di gestire il fondo per la non autosufficienza di 2 milioni di euro.

Si tratta, è evidente, di un ostracismo legato a logiche partitiche ed elettorali. Basta pensare, infatti, che la stessa candidata Pdl alle regionali del 28 e 29 marzo ha aderito alla società della salute nel suo Comune.

Il pretesto del Pdl lucchese per dire no alla Società della Salute è stato di voler dare maggiore potere ai Comuni, neutralizzando il peso decisionale dell’azienda Asl.

Anzitutto, questa proposta del centrodestra, che probabilmente ritiene le regole un optional, è contro la legge in materia.

Inoltre, cercare di escludere l’Asl sta dando a quest’ultima maggior potere, in quanto unico ente beneficiario della non costituzione della Società della Salute, visto che da solo gestirà tutti i fondi.

Il che vuol dire che i Comuni non potranno gestire e organizzare le politiche sul territorio, nonostante ne abbiano conoscenza e un percorso avviato con le associazioni e le cooperative del terzo settore, grazie alle preziose professionalità che in questi anni sono maturate nei Comuni.

Di questa situazione d’impasse, le amministrazioni di centrodestra dovranno rispondere.

I cittadini, infatti, non ragionano in termini di poltrone e di elezioni. I cittadini hanno bisogno – come dimostra il progressivo aumento delle richieste – di un’assistenza sociosanitaria capillare su tutto il territorio e di maggiore qualità.

Vale a dire, posti nei centri diurni, posti letto nell’ospedale di comunità, ricoveri temporanei, assistenza domiciliare sociale, infermieristica e riabilitativa, sostegno alle famiglie con badanti e percorsi di prevenzione dell’emergere della non autosufficienza e della disabilità.

Ad oggi, questo obiettivo è raggiungibile soltanto con la Società della Salute.

Luca Menesini

Vicesindaco del Comune di Capannori

Capannori, 13 marzo 2010