martedì 17 maggio 2011

POSTI LETTO PER L'EMERGENZA ABITATIVA ALLA CASA DI ACCOGLIENZA DI LUNATA CHE ADESSO APRE ANCHE AGLI OSPITI ITALIANI

Più posti a disposizione per l'emergenza abitativa e quindi più attenzione alle esigenze del territorio.

Il nuovo regolamento della Casa di Accoglienza per immigrati di via Antonio Rossi, a Lunata, approvato dalla giunta comunale e che adesso sarà portato all'attenzione del consiglio comunale, prevede infatti, che la struttura possa ospitare anche cittadini italiani e persone che si trovano in stato di emergenza abitativa segnalate dall'Ufficio Casa del Comune. Persone che potranno usufruire di un posto letto all'interno della struttura per un periodo massimo di 30 giorni. Una novità importante resa possibile anche dall'ormai prossima ultimazione della nuova ala dell'edificio che potrà ospitare ulteriori 16 ospiti.

"Alla luce del crescente fenomeno dell'emergenza abitativa dovuta anche a situazioni di sfratto - spiega l'assessore alle politiche sociali, Gabriele Bove - abbiamo voluto ampliare il numeri di posti letto a disposizione dei cittadini che si trovano nella situazione temporanea di ricerca di un nuovo alloggio. Al contempo, fermi restando gli impegni presi con il Governatore della Toscana Rossi, in merito all'emergenza profughi, abbiamo deciso che la struttura di Lunata diventi casa di accoglienza per tutti, anche per gli italiani che si trovano in situazioni di disagio abitativo".

La struttura, gestita dalla cooperativa 'Odissea', che dispone di 12 posti letto, cambierà anche nome e si chiamerà 'Casa di Accoglienza'.

Secondo il nuovo regolamento, la permanenza si configura come un'ospitalità temporanea per un periodo di 6 mesi in appartamento ammobiliato, periodo entro il quale l'ospite deve provvedere a trovarsi un altro alloggio. Il periodo di permanenza può essere prorogato fino a un massimo di 12 mesi.

Sono basse le quote mensili di compartecipazione a carico degli ospiti che sono comprensive delle spese di acqua, luce, gas, riscaldamento, e rifiuti calcolate secondo tre scaglioni di reddito.

Capannori, 17 maggio 2011